martedì 28 agosto 2007

Ios ... le Cicladi come non le avete mai viste: doppie!

Accidenti, eccomi tornato dalle vacanze... tutto come previsto, Ios è un'isola che promette ciò che mantiene.
L'avevo scelta con tanta cura, ed ora posso dire che quello che si dice su Ios è tutto vero!
Tre sono le caratteristiche che saltano immediatamente all'occhio di questa località:
- La bellezza del paesaggio, favorita dal fatto che il 90% dell'isola è praticamente disabitato.
- L'ebbrezza di poter conoscere gente di ogni parte del mondo parlando di qualsiasi cosa senza incontrare alcuna diffidenza e con grande educazione (il che è dovuto da un lato alla difficoltà che si ha nel raggiungere l'isola, percui scatta un po'l'effetto alta montagna, dall'altro alla massiccia dose di alcool che pervade i vacanzieri ad ogni ora del giorno e della notte).
- La sfrenatezza della serata nel villaggio di Chora, in cui ogni notte dalle 00.00 al mattino si scatena un delirio in ogni bar, tutti rigorosamente attrezzati di buttadentro che giocano al ribasso proponendoti alcool a basso costo.
Sole, mare, spiagge incontaminate (cioè, contaminate solo dai turisti, che comunque non sono molti per chi è abituato alle folle della Riviera Ligure) in un'isola che ha vissuto di tutto, dal passaggio di Omero, ai veneziani, fino ai recenti obbrobri dei campi di prigionia della dittatura dei colonnelli e al passaggio assai più pacifico degli hippies in cerca di quiete.
Il bello di Ios non si può raccontare a parole, bisogna viverlo, infilandosi in Main Square o sulla spiaggia di Milopotas e parlando con la moltitudine di greci, neozelandesi, canadesi e chi più ne ha più ne metta, festeggiando ogni momento -ricordo ancòra con apprensione il momento in cui dopo 8ore di sole in spiaggia ho eseguito magistralmente un aperitivo a 'mbuto o "beer bong" che dir si voglia- e non facendosi riconoscere come italiani (sì beh, ci ho messo un po'a capirlo, ma il segreto è rispondere al fatidico "Where are you from" non con un generico "Italy" ma con uno specifico "Genoa" - la mia guida spirituale Eva mi ha successivamente spiegato che i greci vedono di buon occhio i genovesi, con i quali condividono la "portualità" del carattere, assai meno gli altri italiani, che considerano di norma sfigati, maleducati e fastidiosi-... a generalizzare si sbaglia ma in certi casi ci si azzecca pure!!!).
Punti a sfavore oltre agli italiani ben pochi... dovendo proprio cercare il pelo nell'uovo potrei criticare i cocktails, piccoli e con grosso risparmio di alcool rispetto a quelli delle nostre parti (e ti credo, i liquori esteri arrivano in un interminabile viaggio in traghetto, quindi anche al supermarket costano un botto!!!)... la scappatoia oltre all'affidarsi all'(ottimo) bere greco -devo assolutamente raccattare della Metaxa e dell'ouzo, ormai ne sono appassionato!- è bere in quantità... con 5€ riesci a bere due cocktail fatti con lo "scaffale B", ovvero una scelta di vodke rum, amaretti & C. non di pessima qualità ma di marche sconosciute che non investono in pubblicità... mischiati con la CocaCola o con i succhi di frutta la differenza non è così obbrobriosa come potrebbe sembrare al primo assaggio o anche solo all'idea.
Temo di essermi soffermato molto sul lato etilico, ma del resto sull'isola dei bar dovendo scegliere un argomento... ehm... !!! e comunque anche il cibo era ottimo (e poi, grande pregio per tutti, era pure pienissimo di kebabbari! eheh!) il resto della vacanza nel prossimo post!

PS questo post è ricco di foto, tutte scattate con il consenso dei soggetti ritratti, tuttavia, visto che per ovvi motivi di irreperibilità non tutti sono stati avvertiti della pubblicazione, se qualcuno avesse qualcosa da ridire mi scriva pure e provvederò alla rimozione!




mercoledì 15 agosto 2007

Brutta Storia - Manuale di lingua e comunicazione urbana.

E'bellissimissimo! Brutta Storia, che trovate a questo indirizzo, è un pratico dizionarietto dello slang di tutta Italia, e non solo! Gli autori dell'opera sono tutti giovani (questo un po'aiuta) e cstruiscono le definizioni dalla base, aiutandosi anche con le segnalazioni dei lettori. Il manuale consta già di centinaia di lemmi che non si trovano (non ancòra) sui classici Devoto-Oli ecc., e, per sua natura, è in continua, inarrestabile espansione.
Per chi avesse da segnalare loro delle definizioni il posto giusto è questo , leggete e acculturatevi!
... come al solito mi piace concludere il post con un video di Youtube... a seguito del post precedente, ma ricollegandomi al discorso dello slang, ritengo che le performances di Henraz del "Centro Ciocchi Savona", alias Enrique Balbontin, siano perfette!
Sì, io parlo s'vÖØonÊŞĔ

sabato 11 agosto 2007

L'insostenibile leggerezza del ligure ... Torta di riso... finita!

"Torta di riso... finita!" questa è l'esclamazione dell'estate... i sestrini (suppongo i liguri in generale) la ripetono ossessivamente ovunque... alla spiaggia, al bar, all'Hanoa Hanoa poi l'ho sentita almeno dodicimia volte... se frequentassi di più la chiesa suppongo la sentirei anche lì... sta diventando un po'il nostro slogan locale... merito di tre bravi comici liguri: Enrique Balbontin, Fabrizio Casalino ed Andrea Ceccon. Il loro irresistibile sketch sul turismo in Liguria ci mostra niente di più nè di meno della caricatura dei nostri amici commercianti (chi non ne ha almeno uno identico a quelli delle parodie di "Colorado Cafè" alzi la mano...), così poco affezionati al turista che, insipegabilmente, pare invece così affezionato alla Liguria...
mi fa piacere che uno sketch così settaro in realtà piaccia non solo ai liguri, che se ne sono appropriati in maniera talmente orgogliosa che mai nel mondo credo fosse accaduto con una parodia, ma anche a molti altri italiani che apprezzano e ridono delle differenze caratteriali tra noi e altre popolazioni limitrofe; mi sembrava doveroso dedicare almeno un post (fosse per me metterei tutte le gag;-) a questo quadretto geniale, evvai!

Turismo in Liguria - Ufficio informazioni turistiche

mercoledì 8 agosto 2007

Hanoa universale.


E così l'Hanoa Hanoa finisce sotto il diluvio.
Come al solito è stata un successo, il carretto era ancòra più colorato degli altri anni, il sistema di manichette perfetto come al solito, tanto da fare invidia a Bernoulli o Venturi... i flash dei fotografi, i complimenti dei passanti etc etc etchù! ... caspita il diluvio universale che si è scatenato non ha certo migliorato il mio raffreddore!
Ormai l'Hanoa non è più la stessa... ha seguito una graduale involuzione che in questi 38 anni di vita (eh già, chi si è fatto la prima Hanoa Hanoa ora è probabilmente prossimo ad andare in pensione...) l'ha portata non tanto ad avere quella che i giornalisti chiamano "un'imitazione" quanto piuttosto uno "straripamento" fuori dalla Piscina. Sì perchè diciamolo bello chiaro, ormai questa festa è anche del porco, siamo diventati troppi ed in Piscina non ci staremmo mai tutti. E così si sta fuori tutta la notte, si risparmiano 25 eurini e alla fine ci si è divertiti un casino e non si ha assolutamente la sensazione di avere partecipato ad un'imitazione... tanto è vero che, ma questa è solo un'idea mia, se mai un giorno la Piscina dei Castelli non la organizzasse più, bene o male l'Hanoa vivrebbe ancòra per le vie della città. Intendiamoci, io non amo affatto quella discoteca, ma devo ammettere senza esitazione che se in questi decenni tante persone sono cresciute aspettando tutto l'anno questa magica serata il merito è tutto della coppia Barbera-Ciuffardi, che tutto il resto dell'anno mi rimangono indifferenti ma ogni secondo martedì di agosto... eh beh... devo rendergli grazie...
Non so se si tornerà mai all'atmosfera che c'era fino a 6 o 7 anni fa, della "festa in canoa", degli hawaiiani che arrivavano via mare, della fiaccolata dopocena, della gente che non erano più di mille ma erano "quelli giusti", villeggianti aficionados compresi, della Piscina che non era una discoteca quella sera, ma un ritrovo... probabilmente il demone del commercio e i turisti ci hanno preso anche quest'ultima usanza, ma noi, e stavolta vale davvero la pena che sia così, ci tappiamo il naso e le orecchie e continuiamo a divertirci!
L'armatura del carretto 1
L'armatura del carretto 2
L'armatura del carretto 3
Segnalo inoltre volentieri il MySpace di Emma che ha scattato alcune foto al nostro carretto in corsa per le vie della città, le trovate a questo indirizzo ... brava Emmaaaa!:-)

domenica 5 agosto 2007

Weekend oblivium.

Undici milioni di automobili in viaggio per le vacanze e le spiagge (fortunatamente) semivuote ... non ci credo neppure se me le fate contare ... undici milioni di autovetture di vacanzieri ipotizzando una media di 2,5 persone su ogni macchina fanno 27,5 milioni di persone in movimento sulle autostrade. Aggiungendo coloro che si muovono invece a bordo di treni, aerei, traghetti, barche a vela, biciclette, monocicli, girocotteri e mezzi di vario genere devo dedurre che proprio a tenersi il più stretti possibile oltre 30 milioni di italiani sono in vacanza. oltre il 50% degli italiani. Impossibile. A Sestri c'era meno gente che i weekend scorsi.
Un weekend che era più da giugno o settembre che da agosto. Con tanto di puntata di riscaldamento pre Hanoa Hanoa a "vedere-com'è-sto-cacchio-di-Sol Levante"... e come vuoi che sia, è molto più grosso dello Schooner, arredato in maniera molto meno disgustosa delle Thermæ, con molti meno truzzi della piscina, molte meno risse che al MEP e molto meno chiuso del Covo... ma sostanzialmente rimane sempre un posto come un altro, almeno per ora il tocco di magia che aveva il Covo di NordEst ce lo scordiamo (beh, per fortuna lì al Sol Levante ti puoi prenotare il tuo tavolino, e per fortuna che chi sappiamo si è premurato di vomitare nel cestello del ghiaccio dando così un'aria meno fighetta al fatto di avere prenotato un tavolino e svecchiando un po'l'ambiente) ...
Continuiamo così, l'estate sta entrando nel suo momento cacuminale, vediamo di godercela più che possiamo, e continuiamo a non vedere undici milioni di autovetture sulle strade per favore! ... questa macchina qua devi metterla làààà! uff ...

Francesco Salvi - C'è da spostare una macchina

giovedì 2 agosto 2007

Zabriskie Point per Michelangelo Antonioni.

Sono due giorni che i lettori di Bloggozzo quando e se mi incontrano non mancano di ricordarmi che è mancato il regista di Zabriskie Point (che, ricordo, è il vero nome del succitato blog).
In realtà a me dispiace deluderli ma Bloggozzo si chiama Zabriskie Point come la località (vedi "Manifesto d'intenti"), non come il film!
E'altresì vero che il capolavoro di Michelangelo Antonioni, al pari della mia fetecchia, prende il nome dallo stesso luogo, nel quale è in parte ambientato. Il regista fiorentino oggi non c'è più (ma mi rallegro che avesse nel frattempo raggiunto la veneranda età di 94 anni), rimangono i suoi "Blow Up", "Il grido", la "Professione Reporter" e chissà quanto altro fa parte del nostro immaginario... il professionista dell'immagine aveva creato un quadro così potente che la gente quando si dice "Zabriskie Point" pensa al film e non al luogo (o al blog, ihihih!)... un po'di trailer (colonna sonora dei Pink Floyd, mica scemo!) e poi tutti a casa...
Zabriskie Point - Trailer

mercoledì 1 agosto 2007

Cinqueterre

Io l'ho sempre detto, ma ogni volta che ci torno lo ripeto... le Cinqueterre sono, probabilmente, il posto di mare più bello al mondo, ed il fatto che siano a 35 km da casa mia mi rallegra sempre un casino, specialmente in inverno, quando penso al profumo delle Cinqueterre in maggio, al sole che ammazza, ai sentieri ed alle spiaggette.
Ormai siamo quasi in agosto, stagione abbasatanza off per potersele gustare al massimo del loro fulgore a causa dell'arrivo di milioni di miliardi di bagnanti bagnati e sudaticci che ne rovinano un po'l'atmosfera... ma a settembre, come d'incanto, l'incantesimo ricomincerà, fino alla scomparsa dell'ultimo barlume di bella stagione, e le cinque fantastiche torneranno allo splendore che avevano a maggio, quando ho scattato queste foto, in cui manca Riomaggiore, bucata per mancanza di tempo (dovrebbero metterla al posto di Monterosso, ottima per chi ha la passione per le laide ragazzotte americane ma sicuramente l'unico posto che non vale la pena visitare dopo essersi sbattuti fin là da un altro continente...).

Barca nel muro
Santi abbreviati per mancanza di spazio

Monterosso al mare
Vernazza
Corniglia
Manarola