mercoledì 17 settembre 2008

Anni'80 detto fatto








Prima di soddisfare altre richieste per una questione di attinenza autosuggerisco di postare il Concorde, aereo supersonico e (dicono ora) pericolosissimo che ha sfrecciato nei cieli occidentali dal 1976 al 2003 ...
... costruito in venti esemplari questo meraviglioso oggetto di natura anglofrancese da muso curvo verso il basso ci ha fatto sognare tutti noi bambini degli anni'80 desiderosi di volare. Inutile dire che nella pratica era invece utilizzato prevalentemente da uomini d'affari (o passeggeri in vena di spese).
Capitolo a parte merita la De Lorean, macchina che io personalmente (come del resto credo il Concorde) non ho mai visto dal vivo ... ... ... notizia: si prevede entro la fine del 2008 il rientro in produzione della De Lorean DMC-12, che tutti noi abbiamo imparato a conoscere e desiderare guardando da piccoli il film "Ritorno al Futuro", in cui interpretava la parte, nientepopòdimenoche, della macchina del tempo ideata da un superlativo Christopher Lloyd (lo zio Fester del film della Famiglia Addams, ma qui si sconfina nei primi anni '90!). Non chiedetemi come sarà restylizzata e soprattutto se sarà in grado di riportarvi nel far West in un battibaleno, lo scopriremo nel futuro perlappunto.
Altra auto da sogno segnalatami da Diego è la Lamborghini Countach, che personalmente ho anche posseduto (ovviamente sotto forma di modellino BBurago scala 1:18 ... e alzi la mano chi non amava i modelloni BBurago quando era piccolo che gli tiro una sberla ...). La Countach (che leggo su Wikipedia significhi "Perbacco" in piemontese) aveva in comune con la De Lorean l'atipica apertura delle portiere (ad ala di gabbiano quelle dell'americana, incernierate sul davanti quelle dell'italiana) ... indubbiamente un classico senza tempo, ha ispirato tutte le vetture a cuneo seguite nel corso degli anni (prime tra tutte le moderne Lamborghini).
Proiettandosi in qualcosa di vagamente più terra a terra accolgo con piacere il suggerimento di un anonimo riguardante la Fiat Ritmo Cabrio e la Autobianchi A112 ... la prima, creazione di Bertone, faceva bella mostra di sè qua in Riviera (un po' più grottesca appariva in città) la seconda è un autentico mito ancòra gelosamente custodito da molti possessori, nato per fronteggiare l'altrettanto mitica Austin Mini e, come la sua cugina inglese, riprodotta in una miriade di versioni, di cui probabilmente la più famosa è la Abarth (guardacaso nata per emulazione della Mini Cooper).







Non c'entra niente ma a grande richiesta chiudo con la pubblicità anni'80 dell'AIDS (anzi, antiAIDS), quella in cui il sieropositivo aveva l'alone viola sul quale per anni si è ironizzato ... quella con quella terrificante a-a-a-a-a-a-a- di sottofondo ... un tristissimo tormentone di quegli anni.

Spot AIDS alone viola

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Per me lo spot anti-AIDS più agghiacciante era quello in cui si vedeva ruotare la testa della ragazza, che alla fine ti guardava con gli occhi completamente bianchi...

Anonimo ha detto...

Quello era sulla droga...

MaTTe ha detto...

Vero ... anche se obiettivamente per noi che eravamo così piccoli ai tempi AIDS e droga ai tempi erano strettissimamente correlate ...

Anonimo ha detto...

Avete ragione!
Comunque vedo che lo ricordate anche voi, segno che lo spot ha centrato l'obiettivo.
Altro che le insipide pubblicità progresso dei giorni d'oggi!