Accidenti, eccomi tornato dalle vacanze... tutto come previsto, Ios è un'isola che promette ciò che mantiene.
L'avevo scelta con tanta cura, ed ora posso dire che quello che si dice su Ios è tutto vero!
Tre sono le caratteristiche che saltano immediatamente all'occhio di questa località:
- La bellezza del paesaggio, favorita dal fatto che il 90% dell'isola è praticamente disabitato.
- L'ebbrezza di poter conoscere gente di ogni parte del mondo parlando di qualsiasi cosa senza incontrare alcuna diffidenza e con grande educazione (il che è dovuto da un lato alla difficoltà che si ha nel raggiungere l'isola, percui scatta un po'l'effetto alta montagna, dall'altro alla massiccia dose di alcool che pervade i vacanzieri ad ogni ora del giorno e della notte).
- La sfrenatezza della serata nel villaggio di Chora, in cui ogni notte dalle 00.00 al mattino si scatena un delirio in ogni bar, tutti rigorosamente attrezzati di buttadentro che giocano al ribasso proponendoti alcool a basso costo.
Sole, mare, spiagge incontaminate (cioè, contaminate solo dai turisti, che comunque non sono molti per chi è abituato alle folle della Riviera Ligure) in un'isola che ha vissuto di tutto, dal passaggio di Omero, ai veneziani, fino ai recenti obbrobri dei campi di prigionia della dittatura dei colonnelli e al passaggio assai più pacifico degli hippies in cerca di quiete.
Il bello di Ios non si può raccontare a parole, bisogna viverlo, infilandosi in Main Square o sulla spiaggia di Milopotas e parlando con la moltitudine di greci, neozelandesi, canadesi e chi più ne ha più ne metta, festeggiando ogni momento -ricordo ancòra con apprensione il momento in cui dopo 8ore di sole in spiaggia ho eseguito magistralmente un aperitivo a 'mbuto o "beer bong" che dir si voglia- e non facendosi riconoscere come italiani (sì beh, ci ho messo un po'a capirlo, ma il segreto è rispondere al fatidico "Where are you from" non con un generico "Italy" ma con uno specifico "Genoa" - la mia guida spirituale Eva mi ha successivamente spiegato che i greci vedono di buon occhio i genovesi, con i quali condividono la "portualità" del carattere, assai meno gli altri italiani, che considerano di norma sfigati, maleducati e fastidiosi-... a generalizzare si sbaglia ma in certi casi ci si azzecca pure!!!).
Punti a sfavore oltre agli italiani ben pochi... dovendo proprio cercare il pelo nell'uovo potrei criticare i cocktails, piccoli e con grosso risparmio di alcool rispetto a quelli delle nostre parti (e ti credo, i liquori esteri arrivano in un interminabile viaggio in traghetto, quindi anche al supermarket costano un botto!!!)... la scappatoia oltre all'affidarsi all'(ottimo) bere greco -devo assolutamente raccattare della Metaxa e dell'ouzo, ormai ne sono appassionato!- è bere in quantità... con 5€ riesci a bere due cocktail fatti con lo "scaffale B", ovvero una scelta di vodke rum, amaretti & C. non di pessima qualità ma di marche sconosciute che non investono in pubblicità... mischiati con la CocaCola o con i succhi di frutta la differenza non è così obbrobriosa come potrebbe sembrare al primo assaggio o anche solo all'idea.
Temo di essermi soffermato molto sul lato etilico, ma del resto sull'isola dei bar dovendo scegliere un argomento... ehm... !!! e comunque anche il cibo era ottimo (e poi, grande pregio per tutti, era pure pienissimo di kebabbari! eheh!) il resto della vacanza nel prossimo post!
PS questo post è ricco di foto, tutte scattate con il consenso dei soggetti ritratti, tuttavia, visto che per ovvi motivi di irreperibilità non tutti sono stati avvertiti della pubblicazione, se qualcuno avesse qualcosa da ridire mi scriva pure e provvederò alla rimozione!
L'avevo scelta con tanta cura, ed ora posso dire che quello che si dice su Ios è tutto vero!
Tre sono le caratteristiche che saltano immediatamente all'occhio di questa località:
- La bellezza del paesaggio, favorita dal fatto che il 90% dell'isola è praticamente disabitato.
- L'ebbrezza di poter conoscere gente di ogni parte del mondo parlando di qualsiasi cosa senza incontrare alcuna diffidenza e con grande educazione (il che è dovuto da un lato alla difficoltà che si ha nel raggiungere l'isola, percui scatta un po'l'effetto alta montagna, dall'altro alla massiccia dose di alcool che pervade i vacanzieri ad ogni ora del giorno e della notte).
- La sfrenatezza della serata nel villaggio di Chora, in cui ogni notte dalle 00.00 al mattino si scatena un delirio in ogni bar, tutti rigorosamente attrezzati di buttadentro che giocano al ribasso proponendoti alcool a basso costo.
Sole, mare, spiagge incontaminate (cioè, contaminate solo dai turisti, che comunque non sono molti per chi è abituato alle folle della Riviera Ligure) in un'isola che ha vissuto di tutto, dal passaggio di Omero, ai veneziani, fino ai recenti obbrobri dei campi di prigionia della dittatura dei colonnelli e al passaggio assai più pacifico degli hippies in cerca di quiete.
Il bello di Ios non si può raccontare a parole, bisogna viverlo, infilandosi in Main Square o sulla spiaggia di Milopotas e parlando con la moltitudine di greci, neozelandesi, canadesi e chi più ne ha più ne metta, festeggiando ogni momento -ricordo ancòra con apprensione il momento in cui dopo 8ore di sole in spiaggia ho eseguito magistralmente un aperitivo a 'mbuto o "beer bong" che dir si voglia- e non facendosi riconoscere come italiani (sì beh, ci ho messo un po'a capirlo, ma il segreto è rispondere al fatidico "Where are you from" non con un generico "Italy" ma con uno specifico "Genoa" - la mia guida spirituale Eva mi ha successivamente spiegato che i greci vedono di buon occhio i genovesi, con i quali condividono la "portualità" del carattere, assai meno gli altri italiani, che considerano di norma sfigati, maleducati e fastidiosi-... a generalizzare si sbaglia ma in certi casi ci si azzecca pure!!!).
Punti a sfavore oltre agli italiani ben pochi... dovendo proprio cercare il pelo nell'uovo potrei criticare i cocktails, piccoli e con grosso risparmio di alcool rispetto a quelli delle nostre parti (e ti credo, i liquori esteri arrivano in un interminabile viaggio in traghetto, quindi anche al supermarket costano un botto!!!)... la scappatoia oltre all'affidarsi all'(ottimo) bere greco -devo assolutamente raccattare della Metaxa e dell'ouzo, ormai ne sono appassionato!- è bere in quantità... con 5€ riesci a bere due cocktail fatti con lo "scaffale B", ovvero una scelta di vodke rum, amaretti & C. non di pessima qualità ma di marche sconosciute che non investono in pubblicità... mischiati con la CocaCola o con i succhi di frutta la differenza non è così obbrobriosa come potrebbe sembrare al primo assaggio o anche solo all'idea.
Temo di essermi soffermato molto sul lato etilico, ma del resto sull'isola dei bar dovendo scegliere un argomento... ehm... !!! e comunque anche il cibo era ottimo (e poi, grande pregio per tutti, era pure pienissimo di kebabbari! eheh!) il resto della vacanza nel prossimo post!
PS questo post è ricco di foto, tutte scattate con il consenso dei soggetti ritratti, tuttavia, visto che per ovvi motivi di irreperibilità non tutti sono stati avvertiti della pubblicazione, se qualcuno avesse qualcosa da ridire mi scriva pure e provvederò alla rimozione!